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Patologie del naso
- sintomi e disturbi più comuni
Il naso svolge un ruolo essenziale nella respirazione, nella filtrazione dell’aria e nella percezione degli odori. Disturbi e patologie nasali possono causare sintomi fastidiosi come congestione, difficoltà respiratorie, secrezioni anomale o perdita dell’olfatto. Riconoscere questi segnali è fondamentale per individuare la causa del problema e comprendere il suo impatto sulla qualità della vita.
Disturbi più comuni del naso
Molti problemi nasali possono essere occasionali o cronici, compromettendo la normale funzionalità respiratoria. In questa sezione trovi un elenco dei disturbi più frequenti, con una spiegazione delle loro caratteristiche e possibili origini.
Ostruzione respiratoria nasale
Difficoltà a respirare dal naso, spesso causata da infiammazioni, deviazioni del setto, allergie o ingrossamento dei turbinati.
Sangue dal naso (epistassi)
Perdita di sangue dalle narici dovuta a fragilità capillare, traumi, infezioni o condizioni patologiche che alterano la coagulazione.
Secrezione dal naso (rinorrea)
Eccessiva produzione di muco, che può essere chiaro in caso di allergie o più denso e colorato in presenza di infezioni.
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Prurito e starnutazione
Fastidi nasali spesso associati a allergie stagionali, irritazioni ambientali o infezioni respiratorie.
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Patologie più frequenti del naso
Le patologie nasali possono derivare da infiammazioni, allergie, alterazioni anatomiche o infezioni croniche. Di seguito sono elencate le condizioni più comuni che possono influenzare la respirazione e il benessere generale.
1
Riniti acute e croniche
Le riniti sono infiammazioni della mucosa nasale che possono essere acute, spesso di origine virale, o croniche, se persistono per oltre 12 settimane. I sintomi più comuni includono congestione, secrezioni nasali e sensazione di naso chiuso, con possibili complicanze come sinusiti o difficoltà respiratorie.
2
Rinosinusiti
Si tratta di un’infiammazione dei seni paranasali che può essere acuta o cronica. È spesso causata da infezioni batteriche o virali e provoca sintomi come dolore facciale, pressione intorno agli occhi, congestione e secrezione nasale abbondante. Le forme croniche possono compromettere la qualità della respirazione e richiedere trattamenti specifici.
3
Riniti allergiche
Condizione scatenata dall’esposizione a sostanze allergeniche come pollini, acari o peli di animali. Si manifesta con prurito, starnuti, secrezione nasale acquosa e congestione. Può essere stagionale o persistente e necessita di una diagnosi accurata per gestire al meglio i sintomi.
4
Poliposi nasale
Formazione di escrescenze benigne all’interno della cavità nasale, che possono causare ostruzione respiratoria, riduzione dell’olfatto e secrezioni croniche. Spesso associata a rinosinusiti croniche e allergie, può richiedere terapie farmacologiche o, nei casi più gravi, un trattamento chirurgico.
5
Esiti di traumi nasali
Danni alla struttura del naso dovuti a fratture o lesioni, che possono portare a deformità estetiche o alterazioni della funzione respiratoria. Possono provocare congestione persistente, deviazione del setto o dolori ricorrenti.
6
Deviazione del setto nasale
Anomalia strutturale che causa un’ostruzione respiratoria dovuta a una curvatura irregolare del setto nasale. Può essere congenita o conseguenza di traumi, provocando difficoltà respiratorie, maggiore predisposizione a sinusiti e, in alcuni casi, russamento notturno.
Dott.ssa Alessandra Berlusconi – Specialista ORL a Cameri
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Le risposte alle domande più comuni per chiarire ogni dubbio
Domande frequenti sulle patologie dell’orecchio
Ecco alcune delle domande più frequenti che ricevo sui disturbi dell’orecchio. Se non trovi la risposta che cerchi, non esitare a contattare lo studio per una consulenza personalizzata.
È consigliato rivolgersi a uno specialista in presenza di sintomi persistenti come dolore, riduzione dell’udito, vertigini o ronzii. Una valutazione precoce permette di individuare tempestivamente eventuali patologie e avviare il trattamento più adatto.
L’otite cronica viene diagnosticata tramite un esame clinico approfondito che può includere una fibroscopia o un esame otoscopico. In alcuni casi, si utilizzano test audiometrici per valutare l’eventuale compromissione dell’udito.
Non sempre, ma spesso le vertigini sono correlate a disturbi dell’orecchio interno come la cupololitiasi o la labirintite. È importante sottoporsi a una visita specialistica per escludere altre cause e ricevere un trattamento adeguato.